Uno strano augurio
Questa mattina, in radio, ho sentito una riflessione sull'importanza di non fare niente. Non so chi parlasse ma era un uomo dalla voce roca che mi ha ricordato - per i toni, l'intensità e la ritmica - quella del classico 'vecchio saggio'. E in effetti di saggezza ce ne era tanta nella sue parole. Non fare niente ci fa sentire vivi, diceva, come un albero o come un animale, che crediamo stia pensando mentre osserva un punto indefinito all'orizzonte ma in realtà non pensa a niente, semplicemente sente se stesso ed esiste. Fare niente e fermarsi dalla nevrosi del fare è poter assaporare quindi il solo fatto di esistere. Pare poco... Allora ho pensato di sedermi vicino alle mie cavalle e fermarmi, non fare niente appunto, ed entrare magari affianco a loro in quello stato d'animo di pace profonda che trasmette spesso il loro sguardo mansueto e assaggiare, così, il sapore di questa poco conosciuta consapevolezza. Quella di essere vivi. Buona riflessione!