Una passione che fortuna!

Il magico ‘succo di rana’

Ci stiamo chiedendo da mesi in redazione cosa ci sia dietro all'aumento esponenziale degli incidenti nelle corse ippiche, principalmente negli Stati Uniti: cavalli morti in seguito a cadute, durante le corse o subito dopo. Solo in California, ad esempio, dal 2009 al 2011 ne sono deceduti 635 in gare o allenamenti (chi vuole avere una panoramica precisa guardi grafico e articolo uscito sul New Tork Times).

Tanti, troppi. Forse una risposta arriva dal New York Times che, nei giorni scorsi, ha pubblicato un'inchiesta sul tema 'ippica/incidenti' (se 'incidenti' li vogliamo chiamare...) tirando fuori una super sostanza dopante che potrebbe far impallidire il mondo delle corse a stelle e strisce.

Si chiama dermorfina, è un oppiaceo fino a 1000 volte più forte dell'arcinota morfina e deriva dalla pelle di una rana del Sud America, la 'Phyllomedusa sauvagei' o 'Waxy Monkey Leaf Frog'. Secondo i test fatti da un laboratorio di Denver sono già 40 i cavalli-atleti che hanno il 'juice frog' (letteralmente 'succo di rana'), come lo chiama il quotidiano americano, nel sangue. Le analisi sono state fatte per ora su soggetti che corrono negli Stati di Louisiana, Oklahoma e New Mexico, ma siamo solo all'inizio.

Il risultato di un'iniezione di 'succo di rana' ha effetti strabilianti: il cavallo non sente più nessun tipo di dolore, anche il più forte, si sente un leone, euforico e corre come una pazzo... Poi magari collassa dopo aver tagliato il traguardo, come è successo in Tennessee a maggio in occasione di un prestigioso steeplechase, oppure cade a terra all'improvviso dopo aver saltato una siepe, come è saccaduto a diversi cavalli a marzo scorso sempre durante uno steeplechase, ma in Inghliterra: il Cheltenham Festival.

Poveri cavalli, poveri animali in genere, che sono alla mercé di questo essere umano che fa e somministra qualsiasi cosa, senza un barlume di dignità morale e di valori, ingegnandosi per trovare escamotage funzionali all'obiettivo. Ma quale, infondo? Obiettivo mobile. Soldi e potere sono come un miraggio, appena raggiunti si spostano più in là.

Penso che infondo, chi fa davvero pena in questa cieca corsa al denaro e prima ancora al potere, è solo l'uomo. Gli animali sono vittime, che non possono fuggire o ribellarsi più di tanto al loro destino antropocentrico.  Anche la povera rana del Sud America, 'spremuta' per far vincere cavalli da corsa.

Ma a un certo punto della vita, e all'improvviso, sarà solo l'essere umano ad essere costretto a fare i conti con se stesso e con il suo operato. Non si sfugge. E in quel momento, forse, gli verrà in mente la dermorfina della cangiante rana verde. Una dose per non sentire più niente, chiederà, per favore!!!

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