Una corruzione che sottende
La polizia francese ha fermato 21 persone nell'ambito di un'inchiesta internazionale sul presunto utilizzo nella catena alimentare di carne di cavallo trattata a scopi medici. Sotto accusa, dopo una una soffiata che ha dato il via alle indagini, non solo alcuni veterinari che avrebbero falsificato i documenti dei cavalli per poterli vendere ai mattatoi, ma anche commercianti e personale dei macelli imputati, evidentemente consapevoli e consenzienti di macellare animali le cui carni non erano idonee al consumo umano.
L'ennessima truffa, dopo lo scandalo sulla carne di cavallo non dichiarata in etichetta che ha dato il via al cosidetto "horsegate", che svela la corruzione di un sistema che sottende. Non in Italia, non in Europa, non in una certa area di mondo circoscritta, ma in quel non luogo che sottende al funzionamento della società e del sistema. Una falda nera di corruzione e sfrutamento indiscriminato volto alla massimizzazione del profitto in barba a morale ed etica, che ogni tot viene alla luce: nella politica, solo pensare al caso Watergate o a Tangentopoli per rimanere in Italia, o nell'informazione, il recente Datagate. Insomma, a tutti i livelli della nostra società il fiume sporco che scorre sotterraneo ciclicamente, grazie a qualcuno o qualcosa, esce in superficie e tac, ecco lo scandalo. Uno scandalo che si ripete, nella storia, fa sempre scandalo?
Così la tv locale France 3 Languedoc ha dato nei giorni scorsi la notizia: la carne incriminata è stata distribuita a rivenditori in Francia, in Spagna e forse anche in Italia. Ci si stupisce? Ci si "scandalizza"? In parte sì, perché viene alla luce qualcosa di lesivo per la società, per la legge, per la salute degli uomini. In parte no, perché sono talmente tante le cose inaccettabili che abbiamo accettato che anche quando esplode una carciofo appena comprato al supermarket, come è successo nei giorni scorsi a Lecco, non ci si scompone più di tanto. Eppure non possiamo rinunciare a un'idea di giustizia, non possiamo rinunciare a credere e sperare che a fianco a un mondo così spesso ingiusto, dove uomini e animali sono usati come mezzi e dove regna l'utilità e la scorrettezza a discapito di umanità e onestà, ci sia una realtà sana, che produce e diffonde Bene.