Sulla prima pagina del Giorno del 16 marzo compare in piena evidenza questo titolo: «Per un dvd la strage del pullman». Ma a pagina 8, il capo della polizia dice che i rilievi «non hanno avvalorato alcuna ipotesi»! In pratica, smentite il titolone della prima ma lo lasciate dov’è.  Abele Foiadelli, Mozzo (Bergamo)

NEL PREZIOSO e oramai introvabile libro «Semiotica ai media» di Massimo Bonfantini un capitolo è dedicato al modo in cui i titoli guidano e sviano. La ricerca mette a confronto i titoli comparsi sui giornali all’indomani della morte di Francesco Lo Russo, uno dei leader del movimento studentesco ucciso a Bologna l’11 marzo 1977 durante una manifestazione. Bene, ogni giornale dava un bell’esempio di come la titolazione, a seconda dell’orientamento politico, interpretasse quell’episodio come meglio credeva. Nel caso da lei citato non intendevamo «mettere alla gogna» il povero autista del bus. Se esiste una verità verrà fuori. In questo caso i giornali un merito l’hanno avuto: ribadire che in auto non si deve mai perdere di vista la strada, anche se poi il destino, a volte, ci è comunque avverso.

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