Anche nascere animali da laboratorio è questione di fortuna, come in molte cose della vita. Dipende a quale laboratorio sei destinato. Non sono certo fortunatissimi i cagnetti beagle rinchiusi nel Bresciano a Green Hill, destinati a esperimenti e alla vivisezione. E venuti di recente alla ribalta della cronaca per il bliz degli animalisti che ne ha liberati una trentina. Oggi è la giornata mondiale contro il canile lager di Montichiari, caratterizzata da varie manifestazioni in 70 città d’Italia e all’estero. In primo piano l’ex ministro del turismo Michela Vittoria Brambilla, autrice della norma che potrebbe portare alla chiusura di Green Hill, vietando l’allevamento di cani, gatti e primati per esperimenti di laboratorio, contenuta nella legge comunitaria attualmente all’esame del Senato.
Di contro, non è andata poi così tanto male ai topolini scelti per un singolare esperimento: mangiare yogurt e vedere l’effetto che fa. Detta così, sembra un’immensa cavolata. E forse lo è, però ci si sono messi d’impegno dei ricercatori del celebre Massa­chusetts Institute of Technology (Mit). E che cosa hanno scoperto? Che lo yogurt rende i topi più magri, col pelo più lustro e (per i maschi) con gli ‘attribut potenziati’ . La squadra del Mit, guidata dalla biologa Susan Erdman e dal genetista Eric Alm, voleva replicare una ricerca sull’obesità. Gli esperti hanno dunque ‘arruolato’ 40 roditori maschi e 40 femmine e li hanno nutriti con cibi ‘spazzatura’, molto grassi, o con pasti normali. A metà di ogni gruppo è stato somministrato anche yogurt alla vaniglia. Perché alla vaniglia non è stato spiegato, ma faccio fatica a immaginare un topo che mangia lo yogurt. E invece lo hanno mangiato, eccome. L’obiettivo era capire se e come lo yogurt possa influenzare il tasso dell’obesità e delle sue complicanze, come i tumori. ha affermato Erdman sull’Huffington Post. Gli scienziati hanno notato che i topolini che mangiavano regolarmente yogurt avevano un manto molto piu’ lucente degli altri. E soprattutto, nei maschi si è manifestato un effetto davvero singolare: i testicoli sono risultati pù grandi del 5% rispetto a quelli dei roditori che seguivano una dieta normale e del 15% rispetto a quelli dei topolini costretti a un’alimentazione iper-grassa. Un risultato non solo estetico, ma anche funzionale: all’esame della riproduzione, i topi ‘superdotati’ sono risultati anche quelli che inseminano più velocemente le loro partner e producono pù figli. Chissà se l’effetto è solo sui topi o anche sugli esseri umani. Chissà poi cosa se ne faranno gli scienziati di questi risultati: forse interesseranno i produttori di yogurt alla vaniglia? Forse nascerà un nuovo tipo di viagra da comprare al supermercato? Ma alla fine la morale è una sola: se sei destinato ad essere un animale da laboratorio, meglio nascere topo che cagnetto beagle.