I cuochi? Fateli scendere dal palco
di MARCO NANNETTI
NEL corso di una serata delle mie vacanze mi sono imbattuto in una dimostrazione gastronomica di quelle che non ho mai condiviso cioè l’esibizione dell’arte culinaria in piazza e mi sono molto incuriosito. Primo perché la manifestazione sottotitolata Food festival Show coking non era pubblicizzata come la solita sagra ma come convegno sulla cultura mediterranea. Secondo motivo di richiamo era il team dei cuochi in cartellone, per i più personaggi qualunque ma per chi conosce e frequenta il settore c’erano nomi in grado di far saltare sulla sedia. Pertanto decido di dare ancora una possibilità. Ebbene è stata l’ennesima delusione. In realtà la manifestazione era ben organizzata, per tutto il paese erano distribuiti molti stand, quindi nella piazza principale svettava un mega palco trasformato in cucina dove i cuochi super blasonati presentavano un piatto. Ma il piatto veniva solo spiegato e prodotto poi il gioco finiva lì. Non ha senso. E sarebbe stato comunque folle produrre cibo per centinaia di persone poiché una cucina di quel tipo non convive con i numeri. Perciò con dispiacere affermo che lo sforzo è del tutto inutile anzi forse si ottiene un effetto contrario, quello di infastidire gli intervenuti. Insomma per fare un parallelismo il cuoco è un po’ come un calciatore, non può fare uno show sul palco ma deve “giocare” sul proprio campo. E’ qui che giustamente si prenderanno fischi o applausi. Prosit