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di CiBo

Menil, cappuccino di qualità tutto da gustare

di BENEDETTA CUCCI

CI SONO posti, in città, che insegnano quanto poco sia importante aprire grandi spazi in questo momento. Molto meglio pensare in grande su metrature piccole e farcire il proprio progetto con attenzione, cura per i dettagli, gentilezza, delicatezza, bontà e ricerca in fatto di materie prime buone e genuine. La dimostrazione viene da due bar non troppo lontani l’uno dall’altro, che proprio per questo, durante la giornata, possono soddisfare alternativamente una clientela in cerca di cura e bellezza. In via Andrea Costa ci sono due angoli intriganti. Uno è il Menil, al numero 91, che i proprietari definiscono «caffetteria di qualità». E in effetti va provata la loro scelta di caffè (che potete anche acquistare e portare a casa), i cappuccini schiumosi (anche di soia), le brioches squisite, l’atmosfera preziosa e un po’ ferma nel tempo. Al 118/b, invece, ci sediamo sugli sgabelli vintage di Oui in cucina, una manciata di metri quadrati, qualche mensola per appoggiarsi ma una cura unica che a pranzo emerge particolarmente: date un’occhiata alle tovagliette, alle posate, alla lavagna con le proposte, alle tazze per il cappuccino, alle lampade, allo specchio. E poi il cibo, pochi piatti ma appetitosi: mini hamburger, croque monsieur, cous cous, quinoa e l’aperitivo ricco della sera con una buona proposta di vini. Oui in cucina è aperto il 24 fino alle 14 e il 25 la mattina, per la colazione, fino alle 12. E sì, il cappuccino, anche qui un must.

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