Scivolone all’italiana. Oggi Roma ha ospitato il “battesimo” dei Caschi blu della cultura italiani, la task force “Unite for Heritage” a difesa del patrimonio artistico e culturale dell’umanità, soprattutto in quelle aree di conflitto che, come successo a Palmira, vengono prese di mira dal terrorismo.
Peccato che la location dei festeggiamenti, ovvero le Terme Diocleziano, fossero da giorni strette sotto l’assedio dei rifiuti, come testimoniano le fotografie distribuite dall’agenzia Dire, che recita “Cumuli di rifiuti all’entrata di uno dei patrimoni Unesco più rappresentativi della Capitale”. ” Da giorni – si legge ancora – , accanto ad uno degli ingressi delle Terme di Diocleziano (lato piazza dei Cinquecento), uno dei più grandi complessi termali mai costruiti all’epoca dell’antica Roma, giacciono sacchetti di immondizia, cartoni e bottiglie di vetro”. Proprio il complesso termale teatro della firma del protocollo d’intesa per la nascita della task force della cultura che prevede la formazione a Torino dei cosiddetti Caschi blu che avranno il compito, tra le altre cose, di salvaguardare i monumenti. “Evento a cui hanno preso parte quattro ministri della Repubblica”, stigmatizza l’agenzia di stampa.
Che dire, la prima missione dei Caschi blu è già stata individuata.
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