Afghanistan, avvicendamenti in attesa del ritiro
Tre mesi ancora di permanenza in Afghanistan e poi la missione volgerà al termine. Intanto si è svolta la cerimonia di avvicendamento del comando ITALFOR, presso la base di ‘Camp Arena’ a Herat, alla presenza del comandante del Regional Command West, generale di brigata Ignazio Gamba. Nella circostanza il colonnello Franco Miana, effettivo al Comando Truppe Alpine di Bolzano, ha ceduto il Comando ‘ITALFOR’ e la carica di Comandante Logistico Nazionale al colonnello Riccardo Sciosci, proveniente dal Comando Logistico di Proiezione di Roma.
ITALFOR è l’unità composta da circa duecento effettivi tra militari dell’Esercito e avieri dell’Aeronautica che curano tutti gli aspetti di natura logistica del contingente italiano che opera nell’ambito del Regional Command – West, il comando multinazionale a guida italiana dislocato nella regione occidentale dell’Afghanistan.
Durante il proprio mandato, l’unità logistica nazionale ha pertanto supportato i circa 3000 militari italiani dislocati nella regione ovest dell’Afghanistan nei settori del vettovagliamento, dei rifornimenti, della manutenzione di tutti i veicoli del contingente italiano, nonché nella gestione e nella manutenzione delle infrastrutture, dei generatori elettrici e degli impianti idrici delle basi di Herat, Shindand, Farah e Bala Boluk.
Tra i lavori realizzati in questi sei mesi spiccano sicuramente quelli di ristrutturazione e rafforzamento dell’accesso dislocato presso l’area sud dell’aeroporto militare di Herat denominato ‘Esko Gate’.
Inoltre presso la Forward Operating Base (FOB) ‘La Marmora’, si è tenuta la cerimonia di avvicendamento alla guida della Transition Support Unit – Center (TSU-C). Con una sobria ma significativa cerimonia, il colonnello Stefano Mega, comandante del 7° reggimento alpini di Belluno, ha ‘passato il testimone’ al parigrado Franco Merlino, comandante del 183° reggimento paracadutisti ‘Nembo’.
In questo momento di ‘transizione’ della missione ISAF, molteplici sono stati gli incontri con le autorità politiche locali e con gli elder dei villaggi allo scopo di supportare le ANSF – forze di sicurezza afgane) per garantire le condizioni di sicurezza dell’intera provincia di Herat, la più estesa dell’intera regione ovest del Paese.
In tale contesto, gli uomini e donne guidati dal colonnello Mega hanno pianificato e condotto, assieme ai colleghi afgani di esercito e polizia che operano nella provincia di Herat, numerose attività operative di sicurezza: 47 interventi di rimozione e bonifica d’ingenti quantitativi di Improvised Explosive Device (le cosiddette IED) e 550 pattugliamenti di cui più di 300 per il controllo della ‘Highway 1’
Sul fronte del supporto alla popolazione locale, sono state condotte numerose attività di cooperazione civile-militare (CIMIC) al fianco dei colleghi afgani, tra cui la recente inaugurazione della clinica pubblica di Shindand che garantirà l’accesso alle cure mediche alla popolazione di più di 60 villaggi dell’omonimo distretto e l’inaugurazione del campo sportivo del villaggio di Mongolan-e-Now, simbolo dello sport quale momento di aggregazione e abbattimento di ogni barriera.