Guerra e Pace

Dietro l’Isis il pensiero di Sayyid Qutb

in Esteri

Le radici dell’ideologia di Isis risiedono nel pensiero di un ideologo egiziano: Sayyid Qutb. Membro della Fratellanza Musulmana giustiziato nel 1966 perché accusato di cospirare contro il governo, Qutb ha mischiato l'erudizione islamica con una conoscenza superficiale della società e della storia occidentale. Inviato dal governo egiziano per studiare negli Stati Uniti alla fine degli anni '40, Qutb ne ritornò con un enorme disgusto. Egli screditò le conquiste dell'occidente come del tutto materiali, sostenendo che la società occidentale non possiede nulla che soddisferà "la sua propria coscienza e giustificherà la sua esistenza". Nei suoi scritti Qutb sosteneva che il vero problema del mondo moderno è causato dalla cristianità e l’unico modo per guarire dall’angoscia creata da quello che lui ritiene un antico errore dei “seguaci di Cristo” è il martirio. Ma cos’è che genera la rabbia terrorista? Nella visione di Qutb i colpevoli di tutto questo sono non solo i cristiani nel loro grande errore, ma anche gli ebrei, che lui vede come ingrati a Dio, senza scrupoli, arroganti quando al potere. Il sionismo è parte dell’eterna campagna degli ebrei per distruggere l’Islam. Ma ancora più pericolosi degli ebrei sono i musulmani che vanno a braccetto con l’errore cristiano, quelli che hanno inflitto la “schizofrenia” cristiana al mondo islamico, come ad esempio la Turchia di Kamal Ataturk. Sempre per Qutb nel IV secolo dopo Cristo, l’imperatore Costantino si convertì e così tutto l’Impero Romano si cristianizzò. Ma fu una conversione – dice Qutb – fatta con opportunistico spirito pagano, dominata da scene di lussuria, ragazzette semi-nude, gemme e metalli preziosi. La Cristianità, avendo abbandonato il codice Mosaico, non poteva difendersi né essere difesa moralmente. E quindi i cristiani, inorriditi dagli usi e costumi dei romani, si difesero dal deliquio imperiale con il culto dell’ascetismo monastico perdendo il contatto con il mondo fisico. E quindi come dovrebbe funzionare uno Stato islamico? Qutb a questo punto tira fuori la parola shura che vuol dire "consultazione". Si tratta di una parola coranica, derivante cioè da un versetto coranico della 42a Sura, che si intitola appunto "Sura della consultazione", nella quale si dice che "i credenti nelle loro cose decidono consultandosi tra di loro". L'elaborazione del principio della consultazione è l'elaborazione di un principio che avrebbe a che vedere con la democrazia dell'Islam. L'Islam non è un sistema teocratico dunque ma è un sistema democratico ed è assolutamente ammesso da molti musulmani radicali che l'autentico Stato islamico dovrebbe avere un Parlamento regolarmente eletto. Di fatto Isis rappresenta oggi l'anti-Occidente che da parte sua sta rispondendo con una lotta al terrorismo jihadista costruendo una coalizione voluta da Obama e inviando nuovi eserciti. Di sicuro non una guerra di idee, quelle purtroppo mancano soprattutto al mondo intellettuale sopraffatto dalla logica della lotta armata al terrorismo.

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