Guerra e Pace

Vatileaks, Bergoglio e l’Opus Dei

in Esteri

 

La guerra interna al Vaticano ha suscitato clamore con l’arresto di Luis Angel Vallejo Balda, segretario dell'ufficio del Revisore dei conti vaticano, e della Pr Francesca Immacolata Chaouqui.  I due “corvi” si dicono convinti di aver agito “per aiutare il Papa”, per contrastare certe cordate che si opporrebbero al rinnovamento e alla trasparenza. Ma Papa Bergoglio non dev'essere rimasto poi così entusiasta del loro caloroso aiuto, dato che ha personalmente approvato gli arresti della coppia. Nel luglio 2013 Vallejo era riuscito a far nominare Chaouqui nella commissione che avrebbe avuto tra le mani le carte più riservate sulle finanze vaticane. Lui si presentava come l'economo del Papa, lei come la comunicatrice finanziaria in giacca e jeans. Dietro le due figure ancora una volta l’Opus Dei e il suo governo ombra. Dopo la nascita a Madrid nel 1928, il fondatore dell’Opus, Escrivá de Balaguer parlerà di “visione” della volontà di Dio. L’organizzazione, fin dalla sua formulazione iniziale, viene percepita come una costruzione completa, la precisa architettura organizzativa di un movimento formato da uomini e, successivamente, da donne ai fini della loro santificazione nel mondo. Obiettivo dell’Opus Dei non è quello di trasformare il mondo, quanto di “invaderlo” attraverso la presenza di uomini e donne, laici e chierici completamente rinnovati nel fondo della loro coscienza religiosa. Nei paesi a governo laico la discrezione premia sempre più l’Opus Dei. L’organizzazione apre nel confinante Portogallo nel 1945, in Inghilterra e in Italia nel 1946 (proprio in questa data, tra l’altro, il fondatore si trasferisce a Roma “per manifestare così la dimensione universale dell’Opus Dei”). Entra in Francia e in Irlanda nel 1947, negli Stati Uniti e nel Messico nel 1949, in Cile e in Argentina nel 1950, in Colombia e in Venezuela nel 1951, in Germania nel 1952. La lista si allarga a macchia d’olio: Perù e Guatemala nel 1953, Uruguay e Svizzera nel 1956, Brasile, Austria e Canada nel 1957, Salvador, Kenya e Giappone nel 1958, Costarica nel 1959, Olanda nel 1960, Paraguay nel 1961, Australia nel 1963, Filippine nel 1964, Nigeria e Belgio nel 1965, Portorico nel 1969, fino ad arrivare a cinquanta paesi nel 1984. Il carattere elitario, la volontà con la quale i suoi membri sono invitati a migliorarsi spiritualmente ma anche professionalmente, lo immette immediatamente nei circuiti più qualificati, a contatto con le diverse élite politiche e culturali, dalle quali finisce con il ricevere continui attestati di riconoscimento. Certamente l'Opus Dei ha tutte le caratteristiche di una “facciata” capace di nascondere ben altro che una semplice organizzazione religiosa. Per questo, in certi ambienti, la si definisce con il termine inglese Octopus, cioè: la Piovra. Effettivamente, con il tempo, ha assunto quest'aspetto con i suoi tentacoli che si estendono un po' ovunque mettendo mano innanzitutto al forziere del Vaticano. Oggi gestisce un giro d'affari che si aggira, mensilmente, intorno ai trenta milioni di dollari. Di fronte a tutto ciò la minaccia arriva dall’attuale Papa Bergoglio, un gesuita che ha deciso di sfidare l’Opus Dei per ridare dignità alla Chiesa puntando ad una geopolitica vaticana fuori i confini della Santa Sede trasparente e soprattutto non elitaria ma che possa guardare all’umiltà e alla povertà piuttosto che al lusso di certi cardinali.

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