Essere cittadini del Daesh
Non solo sottomissioni e stenti nel presunto Califfato. Essere cittadini del Daesh significa vivere un po’ come nell’Afghanistan del post conflict successivo alla cacciata dei sovietici quando arrivarono i Taliban e applicarono la Sharia in modo rigido. Nonostante le condizioni di vita siano molto precarie, una popolazione di diversi milioni di persone cerca di vivere la propria quotidianità. Addirittura vengono promosse delle iniziative turistiche da alcune cittadine che pubblicizzano itinerari per “veri musulmani”. Essere cittadino del Daesh significa tante cose. Innanzitutto bisogna pagare dei tributi. Tra l’altro per sopperire alle perdite i leader del movimento jihadista hanno aumentato le imposte nei servizi di base: fra questi vi sono le tasse agli autisti di camion, imposte per chi vuole installare o riparare antenne paraboliche e “dazi sull’uscita” per chi vuole lasciare una città o un villaggio nelle mani dell’Isis. Esiste poi un Ufficio per la Protezione del Consumatore. Si tratta di uno dei dipartimenti del Comitato Islamico per i Servizi. È un ufficio che si occupa della protezione degli acquirenti effettuando delle ispezioni dei beni che vengono poi venduti nei negozi, mercati e centri commerciali. Ogni giorno esce una squadra che si divide nelle strade delle città per esaminare ristoranti, centri di vendita all'ingrosso e centri commerciali. Ma nello stesso tempo esce anche un’altra squadra, la Hisba, una tipologia di polizia islamica con la funzione di distruggere qualsiasi tempio o tomba in cui viene adorato qualcun altro all'infuori di Allah, informando prima i musulmani sull'importanza di quest'obbligo e chiarendo il tutto con le prove contenute nel Corano. La Hisba che collabora in modo stretto con la polizia stradale, nel tempo, ha anche prodotto e distribuito dei volantini informativi sulla necessità di smettere di fumare e abbandonare il vizio. Inoltre si occupa di controllare il prezzi delle merci che vengono vendute. Questo perché dall'inizio della rivoluzione siriana molti venditori alzavano e abbassavano i prezzi delle merci in maniera del tutto casuale. Daesh ha anche creato dei panifici e distribuito punti di distribuzione del pane per i suoi cittadini. Ha inoltre avviato campagne di riparazioni di edifici danneggiati o di fogne ostruite. Un sistema articolato che non lascia nulla al caso e che meriterebbe di una approfondita analisi sia economica ma soprattutto sociologica per capire il rapporto tra la professione di fede secondo il rito sunnita-wahabita e lo stesso concetto tradizionale di “cittadinanza”. Accanto a ciò il modo di intervenire nel welfare tipico anche di altre organizzazioni operanti in Medio Oriente.