Le porte di Tannhäuser

Le porte di Tannhäuser

Pensieri sul Cinema a cura di un videomaker - www.millerpictures.it

di Luca Coralli

300 – L’alba di un impero

in Cinema

Quando uscì nel 2007, 300 fu un caso cinematografico. Nonostante le evidenti lacune storiche, il film fu un successo planetario: l'uso estremo del ralenti, la fotografia fumettosa e i personaggi carismatici ("Questa è Sparta!" fu una delle frasi più riprese di quell'anno) contribuirono al grande successo della pellicola e alla nascita della carriera registica di Zack Snyder.

Da allora il giovane Snyder ha realizzato film apprezzabili e altri meno (l'ottimo Watchmen e il dimenticabile Man of Steel passando per il buon Sucker Punch) ed è al momento impegnato nella realizzazione del suo film più atteso e che potrebbe segnare per sempre la sua carriera (nel bene o nel male): Batman vs Superman. Per questo motivo, in questo sequel di 300 è solo in veste di produttore e sceneggiatore. E purtroppo si sente la sua mancanza dietro la macchina da presa.

Paradossalmente, il difetto più grande di questo 300 - L'alba di un impero risiede proprio nella caratteristica che ha reso celebre il primo film: il ralenti. Mentre nel primo film era comunque usato tanto ma mai fuori luogo, in questo secondo film sembra che sia usato completamente a caso: alcune sequenze che lo richiederebbero sono a velocità normale, mentre molte altre che ne farebbero volentieri a meno sono rallentate. Il problema è che queste ultime sono numericamente di gran lunga superiori rispetto alle prime e rendono il film un guazzabuglio di ralenti senza senso e dialoghi-fotocopia del primo 300.

Tralasciando l'accuratezza storica (non è certo una puntata di Superquark), per tutto il film lo spettatore aspetta con ansia l'arrivo di una battaglia finale, come alle Termopili. Battaglia che, purtroppo, non arriverà mai. La guerra finale con il feroce Serse è infatti, ancora una volta, rinviata a un terzo film. E quindi in questo secondo capitolo assistiamo a diverse battaglie, ma nessuna è del calibro di quella epica delle Termopili del primo film. Infine, il protagonista del film è Temistocle che, a parte i pettorali, ha ben poco la stoffa dell'eroe epico che aveva Re Leonida.

La buona fotografia e la colonna sonora purtroppo non bastano a salvare questo film dalla sindrome del "sequel inutile". In attesa del terzo film...

Voto: 5/10

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