…Yaya Toure? Falcao? Benzema? Il nuovo Cristiano Ronaldo?

No, troppo costosi.
Poi chissà cosa direbbe la Uefa e col suo pseudo Fair play finanziario…
E chissà soprattutto cosa direbbe Montella, che a quanto pare è diventato detective sui conti dell’Inter…

L’Internazionale Football Club Milano 1908 sta ufficialmente cercando Amalgama.

Già, non è uno centrocampista uruguaiano dal doppio passaporto, non è un terzino di spinta o un bomber implacabile, come forse pensava il mitico presidente del Catania Massimino, in una delle gaffe più simpatiche e celebri del calcio italiano…

 E’ un ingrediente essenziale per una “Squadra” (con la S maiuscola) di calcio e di qualsiasi sport.
Da sempre e ancora più oggi.

Un ingrediente che però non si compra al mercato, ma necessità di essere dosato, sperimentato, preparato, assaggiato, rifinito. Un po’ come piccoli chimici. Un po’ come i cuochi di Masterchef.

Obiettivo: che ogni giocatore conosca vita morte e miracoli dell’altro, che sappia sopperire ai difetti ed esaltare i pregi del compagno, che sappia battersi per lui e regalargli un assist, che sappia pensare, muoversi e giocare per il gruppo e non per se stesso. Che un gruppo di solisti – come ripeteva Sacchi – diventino orchestra.

Ecco. L’Inter ha messo insieme un bel gruppo di solisti – giocatori di buon livello – e un maestro di sicuro affidamento e talento – Mancini -. Adesso manca l’amalgama. Che come vi ho detto settimana scorsa porterà alla nascita di una nuova Grande Inter.

Ieri con il Palermo si è visto un antipasto.

Gioco fluido e a tratti spettacolare. Squadra equilibrata, difesa sicura. Ottime prove di Brozovic, Guarin e Shaqiri. Più un Icardi devastante.

Ma il meglio deve ancora venire.
(Ops, vabbè, ho citato il titolo del libro di Mazzarri: speriamo non porti male… 🙂

E tu, che Inter hai visto e immagini per il futuro?

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@pedateepalloni