Caro De Carlo, ho ascoltato su Rai 3 la intervista dell’ Annunziata ad Alfano di ieri 17 marzo.
Sono offeso e indignato per essere stato insultato, quale elettore del centro destra da una “giornalista” di parte, vetero comunista, la quale forse neppure
si e’ accorta che e’ caduto il muro di Berlino.

Da sempre l’ unica cosa che sanno fare i comunisti e’ insultare i propri avversari.
Per questo sono e saranno dei perdenti nei lunghi periodi.
La signora Annunziata dovrebbe sapere che il suo non e’ lavoro serio, soprattutto se fatto
su media pubblici pagati da noi contribuenti fiscali.
Merita il licenziamento.
Rudi Peroni

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…sono anche io indignato di questo scandalo che va avanti da troppo tempo.
Bisogna fare come fece Berlusconi. Ci si alza e si va via immediatamente senza discutere.
Così questi mascalzoni non possono finire la trasmissione. E alla fine capiranno.
Francesco N.

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Capiranno? Ho qualche dubbio. Anzi non ne ho affatto. La sinistra quando vince o quando crede di avere vinto, come in questo caso, occupa anche i gabinetti pubblici. Non tanto per sete di potere, quanto perché parte dalla presunzione di essere depositaria della verità e della giustizia. Per cui i cittadini che non l’hanno votata – nel caso italiano due su tre – sono degli sprovveduti o dei delinquenti da rieducare o punire.

Quanto all’Annunziata sono stupito dallo scivolone. La conosco per una collega astuta, abile navigatrice delle melmose acque romane.
E mi stupisce ancora di più che dopo essersi accorta di essersi lasciata trascinare dalle sue antipatie politiche, non abbia cercato di metterci una pezza.

Così non è accaduto. E c’è voluto l’intervento della presidente della Rai per stigmatizzare il suo comportamento. Ma dopo sollecitazioni di parte.
Tutto qui. Né reazioni, al di là della cronaca, sono venute da quei giornali che in occasioni analoghe, ma rovesciate, avrebbero espresso la loro risentita deplorazione. Se un insulto proviene da sinistra è manifestazione di una libera opinione. Se proviene da destra è incivile e intollerante, come sarebbe logico fosse condannato dall’una e dall’altra parte.

In un altro Paese un giornalista pagato dal servizio pubblico, che incorresse in un incidente di questa portata, verrebbe sospeso, se non addirittura licenziato.
Alla Rai non accadrà nulla di tutto questo. L’Annunziata ora dice di avere espresso in trasmissione un ‘’giudizio franco’’.
Franco? Offensivo. Questo è l’aggettivo giusto. Offensivo per quei nove milioni di italiani che hanno votato il centrodestra. E in ogni caso non doveva essere espresso. Un moderatore deve moderare, non deve dare giudizi. Essi possono venire solo ed esclusivamente dagli intervistati.

In conclusione caro Peroni si rassegni. La pasionaria rimarrà al suo posto. E lei continuerà a pagarle il compenso per la sua faziosità.