Caro dott. De Carlo,
nella nostra famiglia è venuta a determinarsi una feroce, infinita diatriba fra me e mio marito circa il comportamento e le scelte tattiche dell’on. Bersani nell’ultimo periodo.

Io sono una convinta sostenitrice del suo operato mentre mio marito lo ritiene responsabile dell’annientamento del P.D.

Desidero conoscere il suo illuminato pensiero sulla scottante questione al fine di scongiurare un imminente – probabile divorzio.

Grazie e cordiali saluti.

Gianna Viviani

P.S. Il contrasto è acceso anche sulla personalità e sulle decisioni economiche dell’esimio prof. Monti, ma di questo Le scriverò prossimamente.

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No. No, per carità. Niente divorzio. Il povero Bersani, se ne venisse a conoscenza, non se lo perdonerebbe mai. E ha tanto da farsi perdonare, secondo la vulgata politica, che gli ha rovesciato addosso ogni sorta di accuse, critiche, insulti.

Meritati? Beh dipende da come si considerano i due mesi tormentati che in successione hanno visto le elezioni politiche, i tentativi di formare un governo, l’elezione del Presidente della Repubblica, la nascita delle deprecate Larghe Intese.

Per quanto mi riguarda, visto che lei chiede il mio ‘’illuminato’’ parere, la sorprenderò confessandole che a Bersani sono riconoscente come a suo tempo, ventidue anni fa, fui riconoscente a Gorbaciov quando regalò all’occidente la disintegrazione dell’impero sovietico in cambio di niente.

Voglio dire che senza Bersani il PD avrebbe sicuramente vinto le elezioni, avrebbe sicuramente formato un governo maggioritario sia alla Camera che al Senato, avrebbe sicuramente fatto eleggere Prodi alla Presidenza della Repubblica, avrebbe sicuramente coperto i cinque anni della legislatura.

In conclusione avete ragione un po’ l’una un po’ l’altro. E pur guardandomi bene dal mettere il dito fra moglie e marito, oso dire che la sua parte di ragione coincide di più con la mia.

Attendo le altre sue osservazioni sull’eredità lasciata dall’’’esimio’’ prof Monti. E nel frattempo faccia la pace con suo marito

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