Ci risiamo. Sarà che presto si voterà per le Europee, sarà che la gente è davvero stufa di subire angherie, fatto sta che la Lega Nord ha proposto alla Regione Lombardia di istituire un fondo per pagare le spese processuali di chi si ritrova imputato per eccesso colposo di legittima difesa. Per dare una mano a quelli che, a torto o a ragione, si ritrovano in un processo da imputati e non da parti lese. Per essersi difesi, magari sparando, quando si sono trovati faccia a faccia con ladri e banditi.

Appena ho letto di questa proposta mi è venuta in mente la storia di un benzinaio, di un ex benzinaio se vogliamo dirla tutta, perché oggi è in pensione. Il suo nome è Francesco Cutuli, e il 13 settembre del 1995 per otto interminabili minuti fronteggiò due banditi che volevano portargli via l’incasso. Gli diede i soldi, ma quelli ne volevano ancora e lui non ne aveva più. Minacciarono di uccidere suo figlio, che aveva 16 anni e che per tutto il tempo era rimasto impietrito con un coltello puntato alla gola. Cutuli era armato. Tirò fuori la pistola. Sparò. Dodici colpi. Due morti. Un processo infinito, 85 milioni di lire in avvocati, l’assoluzione piena, meritata sul campo, conquistata a suon di costose perizie per dimostrare che quella volta non c’erano alternative. Tra vivere e morire, Cutuli aveva scelto di vivere.

Eppure. Eppure la proposta oggi ha il sapore antico della propaganda. Tanto più che Cutuli, durante il processo, dovette difendersi non solo dalle accuse, dalle procedure infinite, dalla battaglia a suon di cavilli. Dovette difendersi anche da quei partiti che volevano trasformare il suo caso in una bandiera. E’ un po’ quello che sta succedendo in questi giorni. “Quelli mi vogliono far assolvere a prescindere – ripeteva -. Io invece voglio essere assolto perché quel giorno non potevo fare niente di diverso. E’ una cosa differente, voglio che sia lo Stato a dire che ho ragione. La vita è sacra. La nostra e la loro. Ma tra la loro e quella di mio figlio ho dovuto scegliere quella di mio figlio”. Come dire: bisogna valutare caso per caso, volta per volta.

I giudici, in fondo, ci sono per questo, fino a prova contraria. E allora che senso ha? Che senso ha pagare le spese processuali in ogni caso, sia a chi sarà ritenuto innocente sia a chi sarà giudicato colpevole? E perché non pagarle agli altri? A chi è costretto a bussare in tribunale per chiedere che lo Stato paghi i suoi debiti più rapidamente. A chi magari è vittima di un caso di malasanità o di mille altre piccole e grandi vessazioni per le quali non esiste legittima e gratuita difesa. A chi per anni ha subito le angherie e le prepotenze di un corrotto. Loro no. Questi tacciano e paghino.

@pierofachin

Per approfondire.

La notizia

La legittima difesa secondo il codice penale

Articolo 52 “Non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di difendere un diritto proprio od altrui contro il pericolo attuale di una offesa ingiusta, sempre che la difesa sia proporzionata all’offesa”.