Venti anni dopo, di nuovo a Rio. E venti anni dopo le prospettive sembrano essere _ tristemente _ meno incoraggianti. Alla conferenza che si aprirà dopodomani mancheranno la maggior parte dei leader mondiali e il documento centrale al quale si lavora è stato prosciugato di pagine e di contenuti e al momento è debole e ineffiucace.

Così, per dare una scossa alle delegazioni ed evitare che si perda una occasione importante e si metta fine ai sussidi alle fonti fossili, le organizzazioni ambientaliste hanno così deciso di lanciare un “twitterstorm” _ una idea della ngo 350.org _ che per 24 ore _ in Italia tra le 11 di oggi e le 11 di domani _ punta a coinvolgere mlte centinaia di migliaia di persone in una “tempesta su twitter” iniondandolo con lo stesso messaggio: “What would you spent $1trilion on? time to #EndFossilFuleSubsidies at #RioPlus20 and kick start a clean energy revolution”.

L’obiettivo è coinvolgere almeno un milione di persone, da aggiugere al milione che ha già firmato una petizione online per spingere i leaders a darsi una mossa. La questione dei sussidi alle fonti fossili _ che distorcono il mercato e promuovono fonti energetiche inquinanti come carbione, petrolio e gas  _ è capitale per la lotta all’effetto serra e per la promozione delle fonti rinnovabili. Chi ha a cuore l’ambientre ed è su twitter prò aggregarsi all’iniziative di 350.0rg, che  ha avuto la adesione anche del Wwf e di molti alri gruppi ambientalisti. A Rio le prospettive non sono buone, ma una mobilitazione dal basso può cambiare le cose. Twittare puo aiutare a cambiare (un pò) il mondo.