Dall’inviato Alessandro Farruggia
RIO DE JANEIRO
Bloccati gli stati, attiva la società civile. Mentre a Rio+20 i negoziatori sono incapaci di produrre documenti incisivi e lo sola preccupazione è quella di evitare un fallimento formale, le associazioni ambientaliste e una parte del mondo imprenditoriale è ben più propositiva.

Greepeace ha mobilitato attori, ambientalisti, rockstar e imprenditori per lanciare il progetto di una grande area protetta nell’Artide in modo da bloccare le trivellazioni e la pesca eccessiva.

Alla campagna hanno aderito Paul McCartney, Penelope Cruz, Robert Redford, la “boy band” One Direction e, ancora, Sir Richard Branson, il regista Pedro Almodovar, il leader dei Radiohead Thom Yorke, Emily Blunt, Baaba Maal, Lucy Lawless, Javier Bardem, la star di Boolywood Dev Patel e molti altri: ci sono 9 vincitori di Oscar e 10 vincitori di Golden Globe.

I loro nomi saranno i primi di una lista che Greenpeace vuole che raggiunga quota 1 milione e verrà inserita in una capsula che verrà adagiata sul fondale del mare artico.

“L’artico _ ha detto Paul Mc Cartney _ è una delle regioni più belle e incontaminate del pianeta, ma è sotto attacco. Alcuni paesi e alcune aziende vogliono aprirlo alle trivellazioni per la ricerca di idrocarburi e alla pesca industriale e fare all’artico quello che hanno fatto al resto del nostro fragile pianeta. Mi pare una pazzia andare alla fine del mondo per strappare gli ultimi barili di petrolio quando la scienza ci dice che dobbiamo uscire dai combiustibili fossili per dare ai nostri figli un futuro. Un giorno, da qualche parte, dovremo ribellarci a tutto questo. E io dico che il momento è adesso e il posto è l’Artico”.