PER IL PAPA la famiglia è fondata sul matrimonio tra l’uomo e la donna. Dio ha creato l’essere umano maschio e femmina, con pari dignità ma anche con proprie e complementari caratteristiche, perché i due

fossero dono l’uno per l’altro, si valorizzassero reciprocamente e realizzassero una comunità di amore e di vita”.

Quasi nelle stesse ore, in uno scenario ben diverso dal Family 2012 all’aeroporto di Bresso, al festival dell’economia di Trento la più autorevole donna della finanza italiana la cattolica Anna Maria Tarantola, vicedirettore generale della Banca d’Italia, ha posto con forza l’accento, criticandola apertamente, sulla cultura familistica che relega le donne al ruolo di mogli e madri. “Sono stanca – ha detto – di sentire le donne raccontare di dover scegliere fra il lavoro e la famiglia. Bisogna poter fare entrambe le cose”. Si è spinta, la Tarantola,  a considerare la coppia come una società genitoriale, una spa basata sull’equa distribuzione dei carichi e si augurata che la Banca d’Italia immagini una batteria di interventi di contrasto alla sottorappresentazione delle donne nel mercato del lavoro e nei ruoli apicali. Anche perché – ha aggiunto – tutto ciò mette un tappo allo sviluppo del Paese.

E allora che si fa? Forse la terribile crisi che sta vivendo l’Europa potrebbe cambiare finalmente le regole del gioco?