Perché non dare vita ad un vero comitato spontaneo che continui a battersi a favore della cura con le cellule staminali in Italia?
Raffa, da ilgiorno.it
Io sarò maliziosa ma se uno si vuole curare con il sangue di serpente son affari suoi. Basta che non pretenda che la sanità pubblica gli fornisca pure suddetto sangue.
Daniela Bernini, da ilgiorno.it

E’ difficile parlare di scienza quando i protagonisti sono esseri umani sofferenti, magari giovanissimi, come nel caso di Sofia, la bambina di tre anni e mezzo affetta da una rara malattia neurodegenerativa per la quale, purtroppo, non esiste al momento una cura efficace. Ma vale la pena provare a ragionare a mente fredda perché questo tipo di cure rischia di assomigliare a quello, celeberrimo, che coinvolse la terapia eterodossa per la cura dei tumori messa a punto dal professor Luigi Di Bella. Le inchieste dei magistrati faranno il loro corso e ugualmente il metodo va sperimentato e comprovato scientificamente. Ma questo deve avvenire in condizioni di totale sicurezza per i pazienti e nel rispetto delle regole che la scienza si è data. Altrimenti si rischia il Far West.
Ps: e chi non sa (Celentano? Le Iene?) si astenga.

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