Personaggio controverso, certo, quello di Franca Rame. Si poteva non essere d’accordo con certe sue idee, ma la sua passione sincera e la sua grandezza come interprete e attrice erano immense. Sentirla recitare mi ha dato emozioni fortissime. Non facciamoci dividere ancora una volta dalla politica nel celebrarne serenamente la memoria. Michela Baldi, ilgiorno.it

NON C’È MAI (è ovvio) un momento giusto per morire, eppure questo ci pare il più dolorosamente beffardo per Franca Rame. Perché proprio ora che timidamente si fa strada nel Paese la convinzione che bisogna difendere con tutte le forze e i mezzi le donne dalla violenza viene meno colei che in tanti anni è stata di questa battaglia il simbolo indiscusso. Era il lontano 1973 quando a Milano venne rapita da cinque uomini, fatta salire a forza su un camioncino, stuprata per ore. Per quello stupro non ci fu mai nessuna condanna: a 25 anni dal fatto, solo la prescrizione. La beffa. Ma Franca Rame non ha mai smesso di difendere le donne violentate, di denunciare lo schifo di chi ti ruba qualcosa che non si può vedere: la dignità. E lo ha fatto fino all’ultimo, senza paura.
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