Ammetterlo fa molto male eppure a 10 anni dal suo assassinio l’Italia s’è dimenticata di Fabrizio Quattrocchi. Gli hanno dedicato qualche piazza, ma poi tutto è finito lì. Di Fabrizio non c’è più memoria. Nessuno sembra volerlo ricordare. Viviamo in un Paese strano in cui il ricordo di una medaglia d’oro al valor civile viene cancellato. Per le istituzioni italiane Fabrizio è ormai un illustre sconosciuto. Lettera firmata, Bergamo

ERA IL 14 APRILE del 2004 quando Fabrizio Quattrocchi fu ucciso solo perché italiano. Davanti agli aguzzini pronti a freddarlo con un colpo alla nuca disse, distintamente e con voce ferma, «vi faccio vedere come muore un italiano». Furono le sue ultime parole. Poi, un attimo prima che il colpo partisse, in ginocchio in una buca che gli farà da fossa, con le mani legate e con gli occhi coperti da una kefiah che gli avvolgeva tutta la testa, ha chiesto di togliersi il cappuccio, per guardare negli occhi i suoi assassini. In pochi sapevano chi fosse Fabrizio Quattrocchi, l’italiano dal gesto coraggioso. Quelle parole sono rimaste impresse nella mente e nel cuore di chi le ha lette sulle prime pagine dei giornali, ascoltate nei titoli di apertura dei Tg. Però lui oggi è un caduto scomodo e dimenticato. Perché questa è l’Italia. [email protected]