Si tratta di Ebola adesso, ma potrebbe trattarsi di un qualunque altro virus, questi rischi di pandemia esistono sempre ed Ebola non è certo la prima volta che si manifesta. In ogni caso il panico non porta a nessuna soluzione. Dany, ilgiorno.it

Che inutile allarmismo si sta facendo per l’Ebola. In Africa si diffonde perché non ci sono le minime norme igienico-sanitarie, ma qui farà molta fatica ad arrivare.  Stewe, ilgiorno.it

IN REALTÀ questa volta il virus che colpisce l’Africa a scadenze più o meno regolari sembra più temibile e letale. E la preoccupazione delle autorità dei Paesi colpiti e delle organizzazioni sanitarie internazionali finisce per contagiare l’opinione pubblica mondiale. A creare allarme sono gli scarsi mezzi per combattere il virus e circoscrivere l’epidemia. Anche perché contro Ebola e la sua alta percentuale di mortalità, le armi della medicina sembrano inefficaci. L’unica difesa è la prevenzione igienico-sanitaria e l’isolamento delle persone infette, in attesa che vengano stanziati fondi sufficienti per la ricerca di un vaccino efficace. Però se l’Ebola c’è e ne è stata accertata l’esistenza, c’è l’obbligo di continuare a dare informazioni esatte senza per questo creare isole di panico allargate. Un’informazione lucida, distaccata, scientificamente in progress per salvaguardare chi ancora non sa senza per questo provocare incendi emozionali. Spesso multinazionali e affari si prendono a braccetto e lavorano insieme.

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