Povero Balo, alla fine ha avuto tutti contro e se ne è tornato in Premier, anche se il suo cuore batterà sempre per il Milan. Ha sbagliato, non si è impegnato, è una scavezzacollo, certo, ma è anche un grande campione. Non di simpatia purtroppo, tanto da vedersi addossare tutte le colpe di un mondiale finito male. Mi dispiace molto, Balotelli sarebbe dovuto restare in Italia perché qui c’è bisogno di campioni italiani. 
Piero, ilgiorno.it

C’È UNA COSTANTE nella carriera del «povero Balo»: ovunque è andato, ha iniziato bene, lasciando intravedere grandi prospettive, e poi… Poi sono cominciati i problemi: bizze o capricci di un ragazzo viziato e, spesso, al di sopra delle righe. Perché Balotelli si è sempre comportato da ragazzino indolente con problemi comportamentali e preteso di far passare il messaggio che il genio è anche sregolatezza. E allora ha ragione il lettore, «povero Balo», proviamo pena per lui. Pensiamo al suo futuro e alla ricerca di qualcosa che non conquisterà mai, cioè il rispetto degli altri. L’unica cosa davvero positiva di Balotelli (almeno fino a quando non deciderà di mettere a frutto le sue qualità calcistiche) è che è nero. Fa capire, SuperMario, che il colore della pelle è del tutto ininfluente sul “come siamo” visto che il ragazzone ha il tipico caratteraccio, capriccioso e stizzito, dell’italiano medio. 
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