Le scrivo, dopo aver letto la sua risposta ad una lettera, perché mi dispiace che esistano italiane come lei. Ne sono sicura e molto preoccupata: il nostro Paese scomparirà, la nostra cultura sparirà anche grazie a quelli come lei. Che ci stanno facendo invadere da barbari tali e quali a quelli che, invadendo Roma, hanno fatto sprofondare l’Italia nel baratro del Medioevo. Si vergogni. [email protected]

DI QUALE grave colpa ci saremmo macchiati agli occhi della lettrice? Del fatto di aver scritto, a proposito dell’operazione Triton (che in parte sostituirà Mare nostrum allargando la collaborazione dei Paesi europei di fronte al fenomeno immigrazione) che, quando si parla di poveri disperati che giungono sulle nostre coste, occorre tener ben presente che non si tratta di carichi di galline, ma di dolorosi esodi umani. Che portano con sè dolore e disperazione. La «banale» considerazione è risuonata alle orecchie sensibili della lettrice come una sorta di incentivo ad accogliere senza regole qualsiasi immigrato bussi alle nostre porte aprendo la strada ad una invasione di barbari (sì, la signora ha usato proprio questo termine). Ci spiace deludere le sue aspettative: non abbiamo nessuna intenzione di vergognarci, piuttosto di continuare a batterci per l’individuazione di soluzioni che, senza panico, sterili allarmismi e demagogia, possano ridare dignità a uomini, donne e bambini.Gli immigrati non sono più criminali degli italiani. [email protected]