I numeri sono impietosi, dall’inizio dell’autunno e della nuova programmazione televisiva si è registrato un calo significativo tanto da far dire a tutti che il genere è ormai definitivamente tramontato. La gente è stufa di mettersi davanti alla televisione e vedere nei talk show serali politici di entrambi gli scheramenti che litigano su questioni vitali, ma anche su stupidaggini: buttiamo il telecomando. Gustavo Serra, Milano

L’OVERDOSE di talk ha messo a nudo la stanchezza di un genere e ha creato nel pubblico una specie di nausea e un vero e proprio rigetto. In questo momento la fiction vince, perché la gente non vuole essere angosciata. Il talk non dà speranza. È chiaro che un programma che ti dice che stai per fallire non t’aiuta, infatti seduti in poltrona preferiamo Don Matteo, le suore e le soap. Però domandiamoci perché non ci si appassiona più ad ascoltare Renzi, Berlusconi e compagnia contando? È solo assuefazione, oppure la gente non ha più nemmeno voglia di ascoltare cosa dicono i nostri politici? Un po’ tutti e due: possono anche essere cambiati certi volti televisivi, ma la sostanza è che non sono più credibili. Non si seguono i talk perché da lì non arrivano risposte ai problemi della gente. Però se queste rappresentazioni implodono su se stesse, può darsi che un giorno ci possano essere dibattiti politici come dio comanda. Nel frattempo però dovrebbe rinascere (dalle sue ceneri) la Politica.

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