Anche nella civilissima Milano, quella Milano che con grande orgoglio si appresta ad ospitare il prossimo maggio l’Expo 2015, sempre più spesso si incontrano per strada bimbi, anche molto piccoli, che chiedono la carità e cercano disperatamente di attrarre la nostra attenzione. Non è che per caso, anche in questo deprecabile aspetto, stiamo diventando sempre più uguali agli Stati Uniti? Lettera firmata, Milano

IL LETTORE probabilmente fa riferimento ad un rapporto choc che proviene dagli States e racconta come un bambino su 30 non ha avuto una casa in cui vivere nel 2013. Il numero rappresenta un triste record per gli Stati Uniti, con un più 8% a livello nazionale ed un aumento registrato in 31 Stati. Il rapporto mette tra le principali cause di questo aumento il “perdurare dell’impatto della Great Recession”, come viene chiamata la crisi economica provocata da quella finanziaria del 2008, con il picco del tasso di povertà e l’assenza di possibilità di avere case a prezzi contenuti. Ma hanno anche un peso le disparità razziali, insieme alle conseguenze delle violenze domestiche, con madri rimaste single con l’intera responsabilità economica dei figli. I ragazzi di strada, oltreoceano come da noi. rappresentano la cattiva coscienza del mondo civile. In Italia sono oltre 30mila, sopravvivono da soli con espedienti o piccoli crimini. La loro è un’infanzia spezzata che non ha più neanche la forza di urlare la propria disperazione. [email protected]