Stiamo tutti impazzendo con queste previsioni meteo. Ma dov’è il problema? Una volta non si era così ansiosi. È nata ormai una vera e propria moda di chi studia cartine, si collega ai siti internet o alle televisioni. Tutti a parlare di maltempo ed io oggi ho visto sole e cielo azzurro. Il freddo? Neppure tanto. Quindi, smettiamola con tutto questo blablabla.
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In realtà, una pacchia per i meteopati. Un’alluvione di previsioni, per «soddisfare» gli italiani dopo un’estate che ha fatto della meteorologia l’ argomento più frequentato dei discorsi da treno e da spiaggia. Le previsioni diventano intrattenimento, spettacolo, si gonfiano fino ad occupare pezzi di prima serata. La mania del preconizzare climatico sembra aver contagiato tutti. Sono nati siti monotematici sulle previsioni, dai cantucci informatici sono sorti come sacripanti in guerra tra loro per la conquista degli organi di informazione. In ogni comitiva si evidenzia un esperto di recente acquisizione. Ti spuntano il Paolo, il Franco, la Maria che sciorinano telegrafici «dalle 14,30-14,40 le proiezioni danno pioggia intensa». Il meteo e il clima sono diventati una presenza familiare nella nostra vita e i media continuamente ci bombardano di informazioni più o meno urlate, più o meno esatte. Facciamocene una ragione, perché non è come il temporale, per ora non passa…
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