Da mamma sono contenta che queste due ragazze siano sane e salve. Ma da italiana dico che è ora di finirla di fare gli eroi con i soldi di noi italiani. Aurora, il giorno.it
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Mi vergogno di vivere in un Paese che butta fango su due ragazze che sono andate a fare volontariato che hanno rischiato di farsi ammazzare per essere andate ad aiutare i bambini. Altre alla loro età passano le serate a bere o a divertirsi. Kerry, ilgiorno.it

LASCIAMO in secondo piano le polemiche politiche che sono scoppiate un secondo dopo l’annuncio della loro liberazione: l’immagine che nel cuore della notte le televisioni ci hanno rimandato di Vanessa e Greta che ritoccavano il suolo italiano è l’immagine di due «bimbe» spaurite e spaventate, provate da una detenzione dura, consumata in condizioni drammatiche, tra minacce e violenze brutali. La prigionia è stata per loro, due giovani volontarie un po’ sprovvedute, un duro banco di prova. Adesso non sarà veloce né semplice metabolizzare quest’esperienza: 5 mesi da incubo, 168 lunghi giorni lontano da casa non si dimenticano facilmente. Non sanno ancora, Vanessa e Greta, che qui in Italia in molti chiedevano di lasciarle lì. Non sanno ancora che sono più quelli che le chiamano le s. di Aleppo che quelli che hanno sottolineato il loro coraggio. Avranno tempo per digerire anche questo. Con lo sguardo quasi perso nel vuoto e un sorriso appena abbozzato.
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