È una storia amara, una tragedia che non sarebbe mai dovuta succedere. Il mio pensiero va ai figli della vittima e a chi veramente ha amato Elena: per loro sarà una ferita che non chiuderà mai.
Gisella, ilgiorno.it

Se le cose sono veramente andate così si tratterebbe di una cosa orribile. Spero che al più presto si possa accertare la verità e dare un po’ di pace alla memoria di questa povera donna. Elisa, ilgiorno.it

LA SUA FIGURA di marito e capofamiglia era stata messa in discussione, aveva perso il suo potere sul nucleo familiare, la sua personalità era stata scavalcata. L’atteggiamento nei confronti della moglie era così diventato morboso tanto da arrivare ad ucciderla «per raddrizzarla». Il quadro psicologico che gli inquirenti hanno tratteggiato durante le indagini fa il paio con i tentativi di depistaggio, le quattro diverse versioni e i gravi indizi di colpevolezza. Fin dal giorno della scomparsa della moglie, Michele Buoninconti non fa altro che mentire, e chiedere il silenzio anche ai quattro figli. Bisogna ora dargli atto che è stato bravo, nascondendosi dietro alla parvenza da «scemo del paese», ha architettato una messa in scena esemplare. Piange, si mostra addolorato, consegna agli investigatori gli abiti della moglie, si offre alle telecamere della tv del dolore, incurante dei commenti spietati che le sue esternazioni suscitano, insomma: un formidabile attore, come spesso sanno essere gli assassini.
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