Anche stavolta Pretty Woman, la favola anni ‘90 con protagonisti Julia Roberts e Richard Gere, ha tenuto inchiodati al teleschermo milioni di cuori. E questo malgrado si sia perso il conto di quante volte la Rai abbia deciso di mandarlo in onda. Il film si attesta come una delle ultime certezze rimasteci nella vita. Ed è forse anche per questo che continuiamo ad aggrapparci ad essa con tanta passione. Per la gioia di mamma Rai. Anna B. Milano

CI SONO STATI moltissimi film d’amore da quel 1990, anno del lungometraggio di Garry Marshall, in poi, ma diciamo la verità, nessuno è riuscito a superare la storia della Principessa moderna per antonomasia, la rossa Vivian Ward alle prese con una complicata vita metropolitana e un principe azzurro, o meglio, brizzolato, davvero niente male. E ciò perché nonostante una certa dose di cinismo, che inevitabilmente con il passare del tempo sviluppiamo, come una sorta di anticorpi contro la dura realtà, questo film riesce (anche alla 24° replica Rai) sempre ad abbassare le nostre difese e a farci credere che il lieto fine sia possibile. Anche solo per un attimo. Ma Pretty Woman ci piace soprattutto perché racconta il cambiamento. Quando Vivian lascia Edward è già una donna nuova, una persona che ha deciso di rimettersi in piedi, di iniziare una nuova vita, con o senza avere accanto l’uomo di cui è innamorata. [email protected]