Qualche giorno fa ho ascoltato una trasmissione che parlava di lavoro e di agenzie di lavoro. Tutto falso, niente di vero. Queste agenzie non ti prendono neppure in considerazione se sei una persona matura e superi i 30 anni. Altro che accompagnamento e proposta del tuo profilo. Bello e molto dignitoso quando vai nelle agenzie e devi rivolgerti a ragazze che non sanno neppure cosa vuol dire la dignità di una persona che ha dato al Paese 32 anni di lavoro. Alfredo Corrù, Lodi

 

L E AZIENDE cercano, in genere, di ottimizzare il costo del lavoro ed è questa la principale ragione per cui si rivolgono a persone sotto una certa soglia di età. Vero però che le difficoltà occupazionali in Italia oggi valgono per tutte le fasce di età. La dilagante crisi del mondo del lavoro che attanaglia l’Italia da qualche anno (a poco importa che a marzo sono stati creati 42mila posti di lavoro in più) non fa, infatti, sconti a nessuno e non bada all’età. A 40 anni, tuttavia, bisogna avere delle qualifiche precise per trovare impiego, altrimenti un’azienda predilige un giovane, che può essere formato, produce più rapidamente (perché ha una mente più fresca) e può essere pagato meno. Anche le competenze sono importanti: la dimestichezza con l’informatica e con le lingue rappresenta un fondamentale fattore di selezione fra gli aspiranti professionisti. Con o senza agenzie di lavoro, la vera domanda che bisogna essere in grado di farsi guardandosi allo specchio è: «Io che cosa sono in grado di fare/produrre?»

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