L’Agenzia delle Entrate massacra per piccoli errori formali, poi si lascia scappare i grossi evasori. Ieri si parlava della Parmalat con Tanzi e oggi di Borsalino con Marenco. Non finiranno mai di truffarci queste persone. Leonardo, ilgiorno.it

Marenco non ha solo la Borsalino. Ha decine e decine di aziende ed opera nel mercato del gas ed energia. Ha miliardi di debiti per sanzioni non pagate e debiti con i fornitori. Marika Beninato, ilgiorno.it

 

IN REALTÀ FINO a un paio di anni fa, nessuno sapeva bene chi fosse davvero Marco Marenco. I primi ad accorgersi che qualcosa non andava furono i funzionari dell’agenzia delle dogane di Alessandria. Ora la fuga dell’imprenditore è finita a Lugano, nella felice Svizzera. Secondo l’accusa l’imprenditore si sarebbe reso responsabile di uno dei fallimenti più grandi della storia italiana dopo Parmalat: un crac che vale circa 3,5 miliardi di euro e che in parte paghiamo noi come extracosti nella bolletta del gas. Le indagini giudiziarie e la parallela procedura fallimentare hanno delineato scenari in cui si mescola un’evasione fiscale gigantesca e passivi devastanti. Anche perché nel giro di pochi anni, a furia di acquisizioni finanziate con il debito bancario, Marenco si era trasformato in uno dei maggiori attori indipendenti del mercato energetico italiano. Sullo sfondo restano alcune domande: come ha fatto a fare tutto questo? Com’è stato possibile che per anni non sia scattato nessun allarme? E poi soprattutto, chi paga? Temiamo di conoscere almeno questa risposta. [email protected]