STESSA STORIA, stesso tragico finale, casi drammatici che hanno spinto la comunità del web a mobilitarsi. Troppi giovani, troppi ragazzi sono vittima del bullismo e decidono di togliersi la vita. L’umiliazione si moltiplica in modo esponenziale, ogni click diventa più incisivo. Il bullismo ha trovato in Internet un terreno molto fertile per affondare le sue radici e crescere in maniera incontrollata e invisibile. Forse se ne sono accorti anche in Parlamento… Anna G. Milano

LA PERCEZIONE del fenomeno del cyberbullismo è cresciuta nel tempo, a fronte dei tanti episodi, talvolta tragici, di cui hanno dato notizia i media. Così è aumentata anche la consapevolezza della necessità di norme a tutela della dignità e dei diritti dei minori in rete. Nel disegno di legge appena approvato in commissione si punta su formazione, prevenzione e misure concrete introducendo la procedura di ammonimento, come avviene per lo stalking (al fine di responsabilizzare i minori ultraquattordicenni) e attribuendo un marchio di qualità alle aziende che adottano configurazioni child friendly per i dispositivi e le piattaforme. Il cyberbullismo però ci pone anche davanti a una sfida educativa di primo piano, che coinvolge la scuola, le famiglie, le Asl e le Forze dell’Ordine nel saper costruire una cultura del rispetto, della valorizzazione delle differenze, del superamento degli stereotipi e dei luoghi comuni, dell’uso consapevole della rete . Ed è proprio questa la sfida più difficile. [email protected]