Da oltre un mese quasi quotidianamente siamo raggiunti da notizie sulla morte del povero studente padovano in gita a Milano eppure sembra che siamo ancora molto lontani da capire cosa sia effettivamente successo in quell’albergo quella notte. E mentre non conosciamo la verità, fioriscono indiscrezioni non verificate e ipotesi più o meno suggestive. Non sarebbe il caso di smettere di «pettegolare» e aspettare la fine dell’inchiesta?
Anna Tesei, Milano

La lettrice se ne faccia una ragione, c’è anche di peggio del «pettegolare». Perché che le mamme dei cretini fossero sempre incinta lo sapevamo da un pezzo. Che in questa brutta storia abbiano prevalso fin dall’inizio atteggiamenti omertosi dei compagni di scuola e delle loro famiglie (più preoccupati di salvare la loro rispettabile immagine borghese che cercare di scoprire la verità) lo abbiamo imparato, purtroppo, con il passare dei giorni. Ma l’ultima vicenda che ruota intorno alla tragica morte di Domenico Marantonio ha aspetti abberranti: qualcuno ha voluto creare su Facebook, un gruppo che indigna: «Il pappagallo di Domenico Maurantonio». Probabilmente l’autore del gruppo ha pensato di essere ironico o risultare simpatico, ma l’idea e i post hanno solo generato indignazione. E non c’è bisogno di dire che nel dramma di un ragazzo che muore in circostanze ancora da chiarire di divertente e ironico non c’è proprio nulla.
[email protected]