Boom del turismo in Italia: tre milioni di presenze in più. E allora? I dati non stupiscono e, anzi, sono un segno chiarissimo della crisi.

Giovanni, ilgiorno.it
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Tre milioni di turisti in più in questa estate 2015. Un boom sicuramente dovuto a quelli che fino all’anno scorso andavano in Tunisia o in Grecia. Speriamo che si siano trovati bene e che chi li ha ospitati abbia colto al volo l’occasione per farli tornare nel futuro.
Mimma, ilgiorno.it

Per  l’Italia il settore turistico è un comparto economico di prima grandezza con un’importante incidenza sul prodotto interno lordo. Festeggiamo, dunque, i dati che fotografano finalmente un’estate all’insegna del tutto esaurito in molte parti d’Italia. Il turismo però è anche un’arma a doppio taglio: se da una parte è occasione per un progresso che si fondi sulla valorizzazione dell’ambiente, dall’altro è anche stato — ed è ancora – un pretesto per cementificare le coste, colline e aree sensibili e ambientalmente fragili, privatizzare le spiagge, saccheggiare le aree interne, mettere in atto una pressione eccessiva su territori preziosi e delicati. Allora, scegliere l’Italia per le proprie vacanze deve significare la riscoperta del patrimonio artistico/monumentale, dei prodotti agro-alimentari tipici, dell’agricoltura biologica e/o a basso impatto, tutti elementi che consentono la costruzione di momenti di aggregazione importanti. Lungi dallo sminuire i dati dell’estate 2015 si può fare, da tutti i punti di vista, di più e di meglio.
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