La vittoria in Catalogna del partito indipendentista e anzitutto la vittoria della democrazia. Il popolo sceglie e costruisce il suo futuro attraverso un processo semplice e democratico come il voto. Un grande insegnamento dalla Spagna. Marzio ilgiorno.net

La vittoria degli indipendentisti in Catalogna è la riprova che gli Stati unitari nati forzosamente nei secoli scorsi hanno ormai scarsa ragione d’essere. Pippo ilgiorno.net

IL FRONTE per l’indipendenza canta vittoria, ma i risultati delle elezioni amministrative, diventate un referendum sulla secessione dalla Spagna, mostrano una regione divisa come mai in passato. Perché la Catalogna è sì una regione forte dal punto di vista economico (con una disoccupazione inferiore a quella spagnola e un Pil pro-capite più alto), ma ciò non significa che, in caso di secessione, sarebbe in grado di correre sulle sue gambe. Insomma, le elezioni di domenica hanno rappresentato un evento eccezionale per il mix esplosivo di emozioni, dibattito pubblico e intensità che caratterizza da sempre la politica spagnola. Ma, detto questo, non rappresenteranno davvero il primo passo verso una Catalogna «scissa». La dichiarazione d’indipendenza suona tanto come un divorzio unilaterale. E come accade in questi casi, mentre si discute sulle suddivisioni, gli attivi da spartire diminuiscono mentre il conto delle passività aumenta. Ed è improbabile che qualcuno ne esca finanziariamente beneficiato. [email protected]