Quella che mesi fa poteva sembrare un’idea utopica e irrealizzabile, finalmente prende forma. I Caschi blu della cultura stanno diventando realtà. Siamo il primo Paese che mette a disposizione dell’Unesco una task force completamente dedicata alla difesa del patrimonio culturale mondiale. Con questa iniziativa diamo il buon esempio e ci confermiamo una grande potenza culturale.
Maria Pia Mondello, Milano

C’è di più, l’Italia è l’unico Paese al mondo ad avere un reparto speciale di polizia dedicato al settore culturale, con la più grande banca dati al mondo di eventi e relative fotografie di beni culturali trafugati o interessati da fenomeni di reato. Tutte queste esperienze sono uniche a livello internazionale e noi siamo pronti a condividerle con gli altri Paesi per proteggerne l’identità. È chiaro che nessuno vuole anteporre «le pietre alle vite perse», ma la salute di quelle stesse pietre può contribuire, in uno scenario post-bellico, a far riprendere un popolo profondamente martoriato. Ridare il patrimonio culturale alle popolazioni colpite significa restituirne, almeno in parte, l’identità, oltre a favorirne, attraverso il turismo culturale, la ripresa economica. Tutte operazioni che possono andare di pari passo con la gestione della crisi umanitaria.
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