LA QUESTIONE vaccino sì o no continua a essere al centro di un acceso (e infinito) dibattito tra favorevoli e contrari. Più nello specifico, lo schieramento anti-vaccino, diffuso un po’ ovunque, teme gli effetti collaterali. In Italia 4 genitori su 10 hanno questa paura. Ben vengano dunque le settimane di sensibilizzazione (come quella in corso) anche per sfatare alcuni pregiudizi duri a morire e frutto di diffusa disinformazione.
Maria Perego, Milano

C’È UN TIPO di scetticismo scientifico – spesso mostrato da genitori benestanti e con un buon livello di istruzione – che porta a escludere i bambini dalle vaccinazioni e incentiva quindi l’ammalarsi inutilmente. Credere che le vaccinazioni provochino l’autismo o danni al cervello non solo è sbagliato: è pure pericoloso. Anche se a farlo sono pochissime persone. La possibilità di rifiutare le vaccinazioni viene spesso rappresentata erroneamente come un problema legato alla possibilità di scelta dei genitori, una specie di questione di coscienza. In fin dei conti non sono affari dei genitori? Che cosa potrà mai esserci di sbagliato con questa libera scelta? Quasi tutto, dato che chi lo fa decide deliberatamente di mettere in pericolo il prossimo. Perché tante polemiche? Semplice: la falsa informazione aggiunge ansie e paure in alcuni genitori (e l’ansia dei genitori quando si parla dei figli diventa incontrollabile). Inspiegabile? No. Assolutamente comprensibile. Ma da combattere seriamente.
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