Affari di famiglia

Giardino di via Magellano: attenti a sfidare le mamme…

Sono una delle mamme che sta lottando per mantenere il giardino di via Magellano, l’unico della zona Firenze Nova/Ponte di Mezzo, straziato perché ci vogliono fare un campo per il calcio storico…
Ornella, Firenze

Poi entreremo nel merito. Ma c’è da chiedersi se la ditta che un bel giorno ha smontato i giochi, se il Comune o la stessa impresa che si sono dimenticati di mettere un cartello, se tutta questa gente che evidentemente non sa cosa vuol dire arrivare all’ora di cena con uno o due bambini piccoli senza un giardino in cui farli pascolare almeno un’ora, quando c’è il sole, quando non si gela, appena si può, se hanno idea di quanta rabbia possono provocare in un gruppo di mamme improvvisamente private dell’unica area verde del quartiere. Se non è l’unica, peggio: è comunque il luogo di ritrovo in cui da anni (non molti per la verità, era una conquista abbastanza recente) i bambini dell’asilo, delle elementari, perfino delle medie, si riversavano appena usciti da scuola e appena non pioveva. E’ il giardino di via Magellano, quartiere 5, costruito qualche hanno fa da una ditta in cambio dell’autorizzazione a fare degli appartamenti. Un giorno, qualche giorno fa, la comunità ha trovano mezzo giardino chiuso, un recinto, e i giochi dei bambini ancora belli e nuovi ammassati da una parte. C’è voluta la calma di qualche mamma vegetariana o allenata dallo yoga per impedire alla massa di donne di puntare direttamente su Palazzo Vecchio per sventolare il pugno sotto a qualche assessore. Lo hanno fatto, più tardi, in consiglio comunale, con i bambini al seguito, dopo aver appreso che il progetto è quello di destinare una parte del giardino agli azzurri (una delle squadre del calcio storico) per i loro allenamenti. Seguono le scuse (per l’assenza del cartello nei primi giorni di cantiere) e la disponibilità a risarcire le famiglie in qualche modo. La trattativa (e le assemblee) è in corso. Capitano, queste cose, quando non si vive in mezzo al cemento e non si sa cosa vuol dire passare i pomeriggi con delle creature in crescita. Sfrattarli per fare posto ai calcianti, poi, è un piano che da solo meriterebbe ben altra attenzione e ben altra prassi di comunicazione. Che almeno la storia abbia un lieto fine.

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