Contatori dell’acqua gelati, di chi è la colpa?
Ho pensato di mettere a confronto una lettrice con il presidente di Publiacqua. E’ istruttivo.
"Leggo, nella sua risposta al signor Renzo Vitali, che Publiacqua intende portarci ad usare contatori dotati di telelettura che consente economie (di Publiacqua, naturalmente, non certo degli utenti) di cui il consumatore diventerà custode e che dovrà ripagare, se rotto, solo in caso di cattiva manutenzione, dolo o colpa da parte del cittadino con 60 euro. Spero che non sia una facile "scusa" per farci pagare il costo della sostituzione nei casi in cui, come questo inverno, il freddo e la neve hanno danneggiato i contatori che erano stati anche coibentati (dall'utente) con polistirolo o lana di roccia. L'inverno scorso la moria di contatori che c'è stata nel Mugello, con conseguenti, purtroppo, dispersioni di acqua al momento del disgelo dovrebbe insegnare qualcosa, ma ne dubito fortemente. La stessa struttura del contatore dovrebbe essere pensata per sopravvivere a neve e gelo, perciò, wifi a parte, vorrei suggerire ai cervelloni di Publiacqua di informarsi di come sono fatti i contatori usati in Finlandia in modo da non investire molti soldi in qualcosa che poi va continuamente sostituito"
Luisella Rech
Ed ecco la risposta del presidente di Publiacqua:
Gentile Luisella,
la tranquillizzo su un punto: i ‘cervelloni’ di Publiacqua non cercano facili "scuse" per far pagare costi di sostituzione dei contatori. Avremmo fatto volentieri a meno di inviare tante nostre squadre nelle zone collinari e di montagna in quei giorni e quelle nottate di gelo polare. Centinaia di persone hanno fatto il loro dovere (a volte di più) per soccorrere chi non aveva più acqua. Aiutati spesso da Club alpino, Forestale e dal personale dei Comuni, hanno raggiunto casolari e centri abitati isolati riportando acqua, riparando circa 500 tubi spaccati in meno di 10 giorni, sostituendo oltre 3000 contatori che l’incuria ha lasciato senza protezione. Questo è il nostro mestiere ed è stata una bella impresa che andrebbe apprezzata. Non a caso abbiamo avviato una massiccia campagna di informazione e prevenzione nei giorni precedenti l’arrivo del grande gelo (90 mila chiamate dal nostro nuovo servizio di prevenzione Phone, anche di notte). Però è servito molto anche questo e non si è ripetuta la strage di contatori del 2009 (10.000 sostituzioni). Le assicuro che nessun contatore coibentato con polistirolo o lana di roccia o stracci di lana si è rotto. Si sono ghiacciati e spaccati solo quelli abbandonati al loro destino. Ecco perché, a volte, accanto ai sacrosanti diritti è bene inserire qualche dovere (anche perché il contatore resta sotto custodia dell’utente). Incuria, dolo o menefreghismo producono non solo dispersione di preziosa risorsa ma anche costi da pagare. E se c’è una sola differenza con la Finlandia, è nella maggiore attenzione dei finlandesi nella custodia dei loro contatori.
Erasmo D’Angelis