Car sharing: cresce la voglia di condividere l’auto
Cara signora, ho letto che Firenze è una della città con il più alto numero di immatricolazioni di automobili. Io non penso che sia un merito. Secondo me ogni famiglia dovrebbe avere una sola automobile, come succede nei paesi più avanzati. E’ un sogno irrealizzabile?
Beatrice Coppini, Firenze
La discussione su questo tipo di sogno va avanti da decenni e non solo a Firenze. E confido nel fatto che molti di voi ne abbiano sentito l’eco, visto che ogni giorno si parla di traffico, mezzi pubblici, inquinamento. Posso però aggiungere il racconto di un servizio e di un’esperienza non solo mia ma di un bel gruppo di fiorentini che zitti zitti ne usufruiscono: il car sharing, ovvero macchine condivise. Se ne parlò quando il ministero dei trasporti avviò l’iniziativa, qualche anno fa, e poi più niente. Aderirono al progetto e al contributo una dozzina di città fra cui la nostra. Oggi le famiglie fiorentine abbonate al servizio sono circa mille. Funziona così: si paga 120 euro l’anno di abbonamento (200 le aziende, 78 i soci Aci) si ritira una tessera magnetica tipo bancomat, e ogni volta che serve un’automobile si telefona, si prenota, si va al parcheggio più vicino di car sharing e si preleva l’utilitaria. Fatte le commissioni, si riporta l’auto al punto di partenza. La tariffa? Circa 2,5 euro l’ora, poi dipende dai chilometri. Vantaggi: benzina inclusa, accesso alla zona blu e alle corsie preferenziali, parcheggio gratis nelle strisce blu e libero nei posti per residenti, niente multe, niente bollo, niente spese per assicurazione o manutenzione. A Firenze il servizio è gestito dai Brandini che per ora ha messo a disposizione 24 auto. E’ attivo 24 ore su 24, basta telefonare al numero 848810000 (per informazioni 055.241618 oppure www.carsharingfirenze.it). Mai avuto problemi se non quello di trovare il posto (segnalato con strisce gialle e cartello ben visibile) abusivamente occupato (ma pare che ora il Comune sia più solerte nel multare). L’identikit degli abbonati fiorentini? Giovani e donne. Qualcuno potrebbe dire: i più furbi. Ma in realtà sono proprio quelli che, usando il car sharing, rinunciano all’acquisto della seconda auto di famiglia.