Salvarsi dal burocratese? Una missione quasi impossibile
Ho ricevuto la notifica di un provvedimento giudiziario talmente incomprensibile che, prima di capire che non era niente di drammatico, mi è quasi venuto un colpo. Premesso che, considerato che, visto che…..Ora mi chiedo: ma i burocrati non potrebbero scrivere come tutti noi?
Gabriella Sensi, Firenze
Cara Gabriella, lei ha talmente ragione che perfino l’autorevolissima Accademia della Crusca ha impegnato parte del suo tempo e dei suoi talenti per insegnare ai burocrati a scrivere come noi. Tutti ma proprio tutti, almeno una volta nella vita, si sono chiesti perché “firmare” diventa “apporre la firma”, “timbrare” diventa “obliterare”, l’impedimento si trasforma in “condizione ostativa”, “oggi” ha lasciato spazio alla “giornata odierna” e la “breve modulistica” ha sostituito il semplice modulo. Così come non basta dire che quel comportamento è vietato ma bisogna aggiungere che è “severamente vietato”, come non basta chiedere di firmare ma di “apporre la firma”. Senta questa: un giorno un Comune doveva avvertire che il cimitero sarebbe stato chiuso a causa di un temporale che lo aveva riempito di rami e foglie. E chissà quanto ci ha pensato, il funzionario, prima di partorire via Internet il seguente avvertimento: “A causa di un fortunale abbattutosi sulla città, siamo con la presente a comunicare che nella giornata odierna il cimitero urbano resterà chiuso per effettuare le pulizie delle ramaglie”. Bufera era troppo volgare, ha preferito fortunale. E vogliamo paragonare l’ampolloso termine “ramaglie” con un banale “arbusti”? Per non parlare appunto delle notifiche, degli atti giudiziari, delle delibere dei Comuni che, chissà perché, non partono mai dalla notizia, dalla decisione presa, ma devono prima ammorbare il legittimo destinatario e comunque il cittadino con una serie infinita e incomprensibile di premesse. Bene, basta andare sul sito www.pacto.it, destinato alle amministrazioni, e leggere il vademecum scritto per i solerti burocrati. L’Accademia della Crusca va perfino in giro per gli uffici a fare lezione. Aspettiamo che anche le istituzioni fiorentine si iscrivano ai corsi.