“Ma perchè il 118 non mi porta nell’ospedale che preferisco?”
Cara signora, sa ripondere a questa semplice domanda: perché il 118 porta i cittadini di Piazza Dalmazia o Sesto Fiorentino al pronto soccorso di Careggi mentre quelli dell'Isolotto o Lastra a Signa vengono portati a Torregalli e quelli di Grassina a Ponte a Niccheri? Non ci sono le stesse caratteristiche in questi luoghi, lo sanno tutti, e per tante cose Careggi offre più tranquillità e sicurezza. Mia moglie è stata ricoverata a Careggi e non a Torregalli solo dopo solenni proteste. Aveva una polmonite grave e i macchinari non sono presenti negli altri ospedali. Costano troppo? Non credo. Sono solo pompe computerizzare. Alla prossima crisi respiratoria, speriamo che non avvenga, il 118 dove porterà mia moglie? Sicuramente a Torregalli, ossia l'ospedale più vicino. Ma non è assolutamente giusto. Perché chi si rompe un femore a Grassina va automaticamente dagli ortopedici di Ponte a Niccheri e chi se lo rompe in piazza Dalmazia va al CTO?
Marco Della Gonfolina
Devo ammettere che questa domanda serpeggia nell’inconscio (e non solo) di tutti noi: ma se mi succede qualcosa dove mi portano? In quale ospedale, il più vicino o il migliore, il più adatto alla mia patologia? Le rispondo sintetizzando quello che mi ha detto la direttrice del 118, Lucia De Vito, che senz’altro non difetta di passione per il suo lavoro. In poche parole dice questo: se un cittadino va con i suoi mezzi può scegliere l’ospedale che vuole. Ma se chiama l’autoambulanza è il medico a bordo (o quello del 118) a decidere dove portarlo in base a due parametri: i tempi di percorrenza e la patologia riscontrata. E questo per un principio - riconosciuto dalle norme sia nazionali che regionali - secondo cui le autoambulanze sono un bene della collettività e vanno quindi gestite con un criterio di razionalità anche economica. “Quando mi sono rotta il femore – racconta – avrei voluto andare a Siena, la mia città. Ma stando a Porta Romana, a Firenze, non potevo certo chiedere di essere trasportata là sprecando i soldi pubblici”. E se si fosse ustionata? “Mi avrebbero portato a Pisa, certo, capita continuamente, andiamo anche a Genova se serve”. Ma cosa succede se una volta arrivati a Torregalli e approfondita la diagnosi si scopre che il paziente ha bisogno di macchinari che stanno a Careggi? “Facciamo il trasferimento”, replica. Ecco, questa è la situzione. E dato che siamo in Toscana, conviene fidarsi.