Affari di famiglia

Scuola: come sfruttare i tre mesi (troppi) di vacanze

Cara Geraldina, ho appena letto la lettera della signora Cosentino relativa alle vacanze troppo lunghe e aggiungo io troppo improduttive per i nostri ragazzi e troppo costose per i genitori. Beh, io sono anziana e forse sogno, ma perche’ non mettere su un bel gruppo di volontari e un luogo di riunione per imbandire un bel po’ di idee? Si dovrebbe ottenere dal preside della scuola di poter usare la palestra per fare settimane di extra sport, con turni bene organizzati dai volontari, ci sono tanti educatori che sicuramente dedicherebbero del tempo, magari educatori in pensione o giocatori di piccole squadre minori che avrebbero l’occasione di imparare meglio la disciplina che stanno praticando, ci sono tanti musicologi che potrebbero donare il loro tempo e la loro arte nella sala di musica della scuola, ci sono tanti universitari che potrebbero verificare la loro conoscenza delle lingue offrendo il loro sapere e il loro tempo, insomma genitori, aiutatevi fra voi, perche’ non avete alternative. D’estate ci sono i prati per lo sport, le stanze delle parrocchie, i teatrini minori, i ragazzi potrebbero offrire una parte della loro paghetta per un dono al loro volontario insegnante, le mamme potrebbero invitare a cena a rotazione chi si e’ prestato. La scuola non puo’ pensare a tutto, volete arrendervi genitori?

Una pensionata

 

Sull’argomento delle ferie scolastiche troppo lunghe e ormai sproporzionate rispetto ai tempi che corriamo, sono arrivate molte email. Tante mamme, soprattutto, che si accodano all’urlo della signora Cosentino e chiedono alla scuola di ripensare al calendario. Dice Nora, madre di 4 figli: “Se i ragazzi devono risposarsi per tre mesi, perché gli danno tutti questi compiti? E perché i maestri sono l’unica categoria che ad avere vacanze così lunghe? E perché allora la città non si attrezza a dare alternative ai bambini? E, soprattutto, come faccio a gestire la famiglia io che, lavorando con una ditta straniera, ho solo 10 giorni di ferie nel mese d’agosto?”. Non penso che la Toscana o Firenze possano distinguersi dal resto d’Italia. E comunque i calendari dell’anno in corso sono già fatti. Ma sarebbe cosa buona e giusta che le istituzioni, insieme ai dirigenti scolastici, ci riflettessero. Perché non siamo più negli anni Cinquanta. E perché l’unica alternativa offerta non sia quella dei centri estivi: due/tre mesi di parcheggio (sebbene allietati dai simpatici ragazzi e ragazze delle cooperative) sono troppi.  Almeno investiamo su qualcosa: che ne dite dell’inglese, tanto per fare un esempio?

 

comments powered by Disqus