Affari di famiglia

Più strade per le donne

 

Gentile signora, forse lei è la persona adatta a lanciare un appello alle istituzioni su una questione: perché sono così poche le strade dedicata alle donne? L’altro giorno un mio parente che vive al sud è venuto a trovarmi a Firenze e dopo una lunga passeggiata mi ha detto di essere rimasto stupito, lui pensava che la nostra città fosse più avanti da questo punto di vista. Ci aiuta a diffondere questo messaggio?
Paola Vezzosi, Firenze

L’aiuto eccome, cara Paola, anche se non sarei né l’unica né la prima, perfino su facebook e' nato il gruppo per la toponomastica femminile. Partiamo dai dati: su 2.284 nomi di strade o piazze a Firenze, solo 72 sono intitolate a donne, e non proprio in centro (tipo viale Florence Nightingale, dal nome dell'infermiera inglese che ha fondato la Croce Rossa, in uno dei controviali delle Cascine). Dunque, a meno che non ci si accontenti di  via delle Belle Donne,  dedica collettiva ma dal sapore maschilista, e di tutte le sante e le martiri che occupano la meta' di questo pacchetto di strade al femminile - modelli altissimi e direi fin troppo per rappresentare noi povere mortali - la questione posta da lei e dal suo vispo parente e' piu che legittima. Ed è così in tutta Italia, dove la media è appunto quella di 4 donne su 100. Ma che dobbiamo fare, invocare le quote rosa anche nella toponomastica? Chiedere e pretendere che ogni due nuove intitolazioni a strade o piazze una sia dedicata a una donna? Mi sembrerebbe ridicolo. Partirei invece da un appello che faccio a tutti voi lettori: proviamo a stilare un elenco di nomi femminili che a vostro parere dovrebbero far parte della nostra toponomastica. Pensiamo alle donne che hanno fatto il Risorgimento (come Cristina di Belgioioso), o la Resistenza (penso a Maria Pignatelli, principessa, fondatrice del Mif, o a Maria Assunta Lorenzoni detta Tina, un’eroina della liberazione a Firenze, uccisa e torturata dai tedeschi) alle storiche (viene in mente Franca Pieroni Bortolotti, fiorentina, una delle più importanti storiche d’Italia), ma poi scrittrici (almeno Elsa Morante), attrici (abbiamo viale Duse, che conduce a Settignano dove ha vissuto  D'Annunzio), artiste, atlete, scienziate, politiche. Ecco, una volta fatto questo elenco, lo passiamo al consiglio comunale, che ha l’ultima parola. Ci proviamo? Aspetto le vostre proposte. 
P.s. Se vedete una strada intestata a una donna segnalatela. Perche' anche il semplice censimento non e' poi cosa banale.





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