Affari di famiglia

Non può mangiare l’ostia: niente Comunione alla bambina malata

Può una bambina gravemente malata fare la comunione con un’ostia completamente priva di glutine? Purtroppo no, ha risposto il parroco. “Perché senza glutine non c’è panificazione, e quindi non sarebbe più il corpo di Cristo”. Comincia con questo episodio la battaglia dei genitori di una bambina celiaca e diabetica in cura al Meyer e che tanto avrebbe voluto fare la Comunione.

Il caso è particolare. Ma illumina su una questione delicata come l’interpretazione del Vangelo e della fede cattolica, argomento che invece interessa molti. E così abbiamo approfondito. Per scoprire che è vero, la liturgia della Chiesa prevede la somministrazione di ostie per celiaci con un tasso di glutine ridotto al minimo ma non del tutto assente. E che questa pur ridottissima parte della proteina necessaria alla panificazione può in alcun casi diventare se non fatale comunque molto invasiva per una bimba come Valentina, affetta da diabete di tipo 1 e celiachia.  “Come mamma – scrive Ilaria Bertinelli - è enorme l'impegno profuso per assicurare che tutto ciò che mangia la nostra bimba sia rigorosamente privo di glutine in origine e privo di glutine eventualmente derivante da una contaminazione crociata accidentale. Non uso neanche un mestolo che è stato vicino ad alimenti con il glutine! E' proprio questo alla base del nostro disagio come genitori e della nostra delusione come cattolici di fronte all'obbligo di "somministrarle" volontariamente un piccolissimo quantitativo di una sostanza per lei dannosa se vogliamo che riceva il sacramento dell'Eucarestia. Ci lascia amareggiati la riflessione che la Chiesa mostri un atteggiamento di chiusura a nostro avviso ottuso, quando l'esempio di Gesù ci insegna ad aprire le porte a tutti, in particolare ai più deboli”.

Abbiamo interpellato il responsabile della liturgia della Curia fiorentina Roberto Gulino. Che conferma: “E’ stato il nostro Signore Gesù Cristo a scegliere il pane – spiega – e dunque senza questo elemento non può avvenire la consacrazione”. E’ un problema sorto anche con i popoli e i Paesi che chiedevano di utilizzare altri cibi, come il riso in Cina, ma la risposta è stata negativa”. Esistono le ostie per celiaci, ricorda don Gulino, ma anche se in bassa percentuale il glutine deve esserci. Niente da fare, dunque, per quei genitori che come Ilaria Bertinelli chiedono di “consacrare un pezzo di pane preparato da noi con tanta fatica, attenzione e amore verso i nostri figli”. L’unica possibilità, spiega ancora la Curia, è “unirsi a Dio con la Comunione spirituale”, quell’atto di preghiera che viene consigliata anche nei casi di secondi matrimoni o unioni non riconosciute dalla Chiesa”. Ma senza ostia.

 

E voi cosa ne pensate?

 

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