Difendetevi dalle leggende metropolitane…
Ho saputo che uno dei ristoranti piu’ in voga di Firenze…di quelli dove mangi a forfait a 10 o 20€…cinese e sushi e’ stato chiuso dai nas per 15 giorni per un presunto chip di cane ritrovato nello stomaco di una signora che si e’ sentita male. Il ristorante e’ il.....Vista la notizia clamorosa, come mai l’avete censurata?
Enrico Martelli
Caro signor Enrico, per evitarle cortei di lavoratori sotto casa o minacce telefoniche ho omesso il nome del ristorante che lei, con tanta sicurezza, citava nella mail. Vede, la notizia e' falsa. Il ristorante non è' stato chiuso dai Nas, nessuna signora si è sentita male, nessun chip e' stato rinvenuto nello stomaco di chicchessia. La storia e' divertente e suggestiva, non c'è dubbio, ma siccome niente di niente risulta vero l'unica spiegazione e' che qualcuno l'abbia fatta circolare ad arte, magari con lo scopo di danneggiare un concorrente. E allora prendiamo l'occasione al balzo e meditiamo: perché fidarsi delle voci? Perché sposare il primo pettegolezzo che passa? L'occasione è buona anche per ricordare a cosa servono i giornalisti e perché la stampa e i professionisti dell'informazione sono un argine indispensabile al diluvio di notizie che i nuovi mezzi di comunicazione - oltretutto - rendono inarrestabile. In un mondo come il nostro le informazioni sono fondamentali. Chi le possiede sa come muoversi e ha una marcia in più degli altri. Ma chi non ha questo privilegio ha solo un modo per difendersi: dubitare, approfondire, chiedere e richiedere conferma prima di accodarsi alla massa. Perché una volta si può essere delatori per caso o per debolezza, ma la volta dopo si può essere vittime. Per ora, dunque, fidatevi di noi che facciamo da filtro e che soprattutto ci mettiamo la faccia e la firma. Eccome se ci capita di sbagliare, certo. Ma almeno sapete dove trovarci. Vi sembra poco?