Affari di famiglia

Come non disperdere l’energia dei giovani creativi

Sono in vacanza e leggo le sue risposte piene di buon senso. Ma poi mi giro intorno, leggo i giornali e ascolto i miei vicini di ombrellone e sembra che i problemi di Firenze siano sempre  gli stessi: le buche, le pizzerie che hanno preso il posto dei vecchi negozi, il traffico, mi sembra che questa città sia sempre a rincorrere il futuro e sia condannata a restare in coda. Cosa dico a mio figlio che si è' appena laureato e che ha tanta energia, tanti progetti, e che da queste piccole polemiche si sente escluso? Ho tanta paura che i nostri giovani debbano tutti emigrare e a me, come mamma e come fiorentina, dispiace tanto.
Simona Bernardini

Ha ragione a usare la parola energia. Gli osservatori del presente ci spiegano da tempo che in questa enorme crisi che stiamo vivendo il capitale più sicuro su cui investire - soprattutto se si e' giovani - e' se stessi, la propria passione, il proprio talento: sono queste le forze che portano idee e imprese nuove e che fanno saltare ostacoli che ad altri, magari piu anziani, sembrano insormontabili. È un peccato non intercettare questa energia, disperderla in giro per il mondo. Ho trovato bellissima e intelligente l'idea dell'Enel di lanciare un concorso per i "guerrieri del bene", quelle persone comuni che anche di fronte alle difficoltà ce la stanno mettendo tutta per aprire nuove imprese o per tenere aperte quelle che guidano, che insomma credono e pensano positivo. Dal 26 agosto Enel raccoglie le storie di questi eroi dei nostri tempi sul sito http://guerrieri.enel.com, e i primi cinque racconti votati riceveranno in premio una bicicletta elettrica. E' bello che proprio l'azienda dell'energia si occupi di raccogliere anche quella umana, mai così preziosa. Ecco, Firenze dovrebbe attaccarsi a questa corrente. Dimenticare per un attimo i tic da zittellona e occuparsi per esempio di quei giovani che zitti zitti stanno aprendo nuove attività cercando di fare rete, di aiutarsi a vicenda anziche' cadere nella obsoleta logica della concorrenza, di promuovere se stessi utilizzando tutti gli strumenti a disposizione e ovviamente Internet. Come i sedici giovani che dopo aver aperto la loro attività in centro (chi un negozio-laboratorio, chi una libreria-caffè ecc.) si sono trovati,  hanno capito di avere lo stesso slancio  innovativo, e hanno deciso di unirsi sotto un marchio comune, "Unusual Florence".  Dica a suo figlio di cercare questi nuovi focolai di energia, ce ne sono parecchi anche qui da noi. E fateci sapere: siamo pronti a raccoglierla.

Geraldina Fiechter

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